giovedì 31 marzo 2011

FORTUNA E LIBERTA’

C’era una volta una principessa
Bella, di garbo ed anche poetessa.
Ella viveva in un bel reame,

nel quale regnava con bontà sublime.

Di quel suo bel regno
un dì incontrò un giovane.

Correva veloce, non aveva mai pace.

Questo perché lui era un po’ matto

Compreso da pochi, per molti un genietto.

Lei lo aveva capito, Lui era diverso
Lui era di vanto, a volte un po’ perso.
Lui era un po’ folle, dai modi scontrosi

Ma quando rideva, era il più dei gioiosi!

Ribelli i suoi modi, confuse le idee
a volte scontroso ma anche bramoso.

Lei certo era bella e lui lo sapeva

baciarla voleva ma poi già fuggiva.

Di questo ben presto si fece ragione
Lui non era per Lei, non conosceva il suo nome.

E come l’epilogo di tutte le storie,

ognuno per la sua strada e ad ognuno le sue memorie.


Lui era Libertà, Lei era Fortuna

Una storia già nata senza il sì della luna

mentre il sole rideva perché non capiva

come mai la principessa lo baciasse lasciva.

Una sera per giubilo, però, uscirono insieme
Lui prese una coppa e gliela porse tra le rime,
nelle strade di Roma fermò una scolaresca

per farla passare nella maniera più principesca.

Il commiato fu veloce
Lo sguardo fugace.
Un bacio alla mano da suddito fece.
Lei sorrise di averlo incontrato nel regno:

Nulla era per caso, tutto faceva parte di un disegno!
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1 commento:

Luca Amantia ha detto...

"Nulla era per caso, tutto faceva parte di un disegno!" e torniamo alla teoria del destino.....

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